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Cellule staminali: un regalo speciale

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Messaggio  Rosval Gio Feb 05, 2009 12:52 pm

In Inghilterra si possono conservare dalla nascita fino a 25 anni di età.

È un arrivo un bambino, cosa regalargli? La solita carrozzina?
In Inghilterra hanno trovato il modo di fare al bebé un regalo davvero particolare e prezioso: cellule staminali.

Proprio così: le cellule staminali del piccolino vengono prelevate dal cordone ombelicale al momento della nascita. Come? Il processo è abbastanza semplice: si preleva il sangue rimasto nella vena ombelicale e nella placenta. Questo sangue viene poi spedito in una apposita sacca sterile alla banca del sangue prescelta dai genitori. Qui, il il sangue viene trattato in modo da separare le cellule staminali dal plasma per poter essere poi congelate e conservate. Per quanto tempo si possono conservare? La legge inglese prevede un massimo di 25 anni anche perché il sangue contenuto nel cordone è sufficiente per il trapianto di un bambino o di un adulto fino a un peso di circa 50 chili. Il costo? Varia a seconda della banca scelta ma si aggira comunque attorno ai 2000 euro. A cosa può servire? Questo tipo di cellule staminali sono simili a quelle contenute nel midollo osseo, dalle quali vengono generati i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine. Si potrebbero quindi utilizzare per combattere malattie come leucemia, la talassemia e alcuni tipi di linfomi. Non è escluso poi che con il passare degli anni e con l’avanzare della ricerca, tali cellule possano servire anche per la ricostruzione di tessuti e organi malati. Da noi dove si può fare? In Italia non è possibile farlo perché non è consentita la “gestione del cordone ombelicale in forma privata”. I futuri genitori possono però dare il consenso prima del parto per la donazione del cordone. In questo modo le cellule verranno raccolte da banche del sangue pubbliche e rese disponibili per chi ne abbia bisogno e sia compatibile. Esattamente come avviene per il trattamento del sangue donato o degli organi. L’unico accorgimento è quello di informarsi prima e chiedere se nell’ospedale dove si intende partorire è possibile effettuare questa donazione.

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Rosval
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